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27 apr 2008
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Con il secondo posto alla 1000 chilometri di Monza, i piloti Audi Mike Rockenfeller (24 anni) e Alexandre Prémat (26 anni) hanno conquistato la testa della classifica piloti della Le Mans Series europea. Poco prima della fine di questa corsa turbolenta, i due giovani si trovavano in testa con la loro R10 TDI quando a causa di una collisione, successivamente oggetto di accese discussioni, vedevano svanire la possibilità di vittoria.

Dr. Wolfgang Ullrich (Responsabile Audi Motorsport): „La gara è stata veramente simile ad un romanzo giallo. Come già in prova, in termini di pura velocità sul giro eravamo svantaggiati. Grazie ad un veloce lavoro ai box, una ottima strategia e ai consumi contenuti del nostro TDI, comunque abbiamo potuto chiudere il gap da Peugeot. Dieci giri prima del termine eravamo in testa quando c’è stata una collisione tra le due vetture che stavano lottando per la vittoria. E così abbiamo perso la possibilità di vincere. Se pensiamo che la R10 TDI numero 2 è dovuta partire dai box e che poco prima della fine era in testa, possiamo dire che le prestazioni sono state buone. A Monza abbiamo potuto fare pressione sui concorrenti che purtroppo alla fine ci hanno battuti. Una piccola consolazione è che comunque siamo in testa alla classifica piloti con i due giovani. La vettura numero 1, che era leggermente più veloce, è stata coinvolta in un incidente molto presto e quindi ha perso molto tempo ai box. Ciò nonostante è riuscita ad arrivare sesta, che direi essere un'ottima prestazione”.

Dindo Capello (Audi R10 TDI #1): „Il mio incidente è accaduto sul dritto prima della Parabolica. Mi trovavo dietro a tre vetture; due ero riuscito a superarle mentre la terza davanti a me improvvisamente ha rallentato. Mi sono spostato sulla destra perché altrimenti l’avrei tamponata ma purtroppo Vanina Ickx si trovava lì e l’ho toccata leggermente. L’auto ha scartato, è scivolata sul prato e poi è volata. Credo che l’impatto sia stato il più duro della mia carriera. Ho avuto veramente fortuna. I meccanici e la squadra hanno fatto un lavoro fantastico, dal quale tutti possono imparare. Abbiamo potuto continuare la gara e tentare di risalire la classifica. Allan (McNish) era molto veloce. Peccato aver perso il quinto posto poco prima della fine della gara per un problema alla gomma e soprattutto nel giro nel quale la safety car ha spento le luci.“

Allan McNish (Audi R10 TDI #1): „Purtroppo anche questa volta abbiamo dovuto rimontare. Sono piuttosto deluso perché con l’auto che avevamo avremmo potuto vincere anche se non eravamo particolarmente veloci. Audi Sport Team Joest ha fatto un lavoro incredibile riparando a tempo di record la R10 TDI che dopo l’incidente di Dindo era veramente danneggiata. E non c’è solo quello. Infatti siamo stati in grado di continuare la gara con tempi sul giro molto competitivi. Il mio pensiero va a Stéphane (Ortelli), che è volato sopra il muso della mia vettura. L’incidente è stato veramente terribile e io ho avuto modo di vederlo molto da vicino. Gli auguro una guarigione completa e veloce.“

Classifica finale a Monza

1. Lamy/Sarrazin (Peugeot) 173 giri in 4 ore 59’07”955
2. Prémat/Rockenfeller (Audi R10 TDI) + 47"672
3. Primat/Tinseau (Pescarolo-Judd) - 4 giri
4. Kerr/Jouanny/Hall (Creation-Aim) - 4 giri
5. Gené/Minassian (Peugeot) - 6 giri
6. Capello/McNish (Audi R10 TDI) - 7 giri
7. Tappy/Ickx/Short (Pescarolo-Judd) - 7 giri
8. Elgaard/Nielsen (Porsche) - 8 giri
9. Verstappen/van Merksteijn (Porsche) - 8 giri
10. Lienhard/Theys (Porsche) - 9 giri

A causa di un problema alla valvola di sicurezza del bocchettone del serbatoio, la R10 TDI numero 2 era costretta alla partenza dalla pitlane. Con tempi sul giro costantemente veloci, buoni pitstop e una strategia intelligente, i due giovani hanno scalato tutta la classifica fino ad arrivare in testa. Nella fase finale, durante un acceso duello tra Mike Rockenfeller, sulla R10 TDI leader, e Pedro Lamy, su Peugeot, il portoghese attaccava il pilota Audi, tagliava la chicane al primo tentativo e nel secondo colpiva la ruota anteriore della R10 TDI numero 2. Nove giri prima del termine della gara Rockenfeller doveva fare un pitstop non pianificato per far cambiare la gomma danneggiata. Questo gli costava la vittoria.

Questo episodio è stato oggetto di molte discussioni perché Pedro Lamy era appena stato punito con uno stop and go per sorpasso in regime di bandiere gialle. La vittoria quindi sarebbe stata automaticamente nelle mani di Audi.

Prémat e Rockenfeller comunque si possono consolare con la leadership in classifica piloti. Dopo il secondo gradino del podio conquistato anche a Monza, si trovano ora avanti di due punti dall’equipaggio Peugeot Marc Gené/Nicolas Minassian.

La seconda Audi R10 TDI di Dindo Capello e Allan McNish ha perso ogni possibilità di vittoria sin dalle fasi iniziali della gara quando l’astigiano veniva coinvolto in una collisione ad alta velocità che causava lo squarcio completo della ruota posteriore destra. Fortunatamente Capello, nonostante il volo sul guardrail, non riportava alcun danno fisico e riusciva a riportare la vettura molto danneggiata ai box. Questo a dimostrazione di quanto sia robusta Audi R10 TDI. Dopo 14 minuti e mezzo la vettura veniva rimandata in pista completamente riparata da Audi Sport Team Joest. Dalla 42^ posizione in cui si ritrovavano dopo la riparazione, Capello/McNish agguantavano la quinta posizione ma un ulteriore problema alla gomma a pochi minuti dal termine della gara, li faceva scivolare al sesto posto